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  • Civiltà del bere

    Pubblicato sulla rivista bimestrale ‘Civiltà del bere’ a pag. 47 del numero di agosto 2018.

    “Al centro c’è il lavoro dell’uomo, ma anche quello del tempo e delle stagioni. Non a caso la Cantina si chiama La Viarte, che in friulano significa primavera. I vigneti sono a poche centinaia di metri dal confine italo-sloveno, tra i Comuni di Corno di Rosazzo e Prepotto, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli. In tutto 34 ettari, di cui 22 vitati e il resto mantenuto a bosco per preservare il paesaggio e il naturale equilibrio microclimatico. Qui il terreno prende il nome di ponca, un misto di marna e arenaria risalente al periodo eocenico, che marca i vini in maniera inconfondibile.

    La produzione – cominciata nel 1984 dopo oltre 10 anni di lavori per gli impianti e i terrazzamenti – comprende una collezione di etichette da uve autoctone e internazionali concepite per essere l’immagine riflessa del territorio. Tra i bianchi: Friulano, Ribolla Gialla, Pinot bianco e Chardonnay, Pinot grigio e Sauvignon blanc, Picolit e Verduzzo friulano; sul fronte dei rossi: Refosco dal peduncolo rosso, Schioppettino di Prepotto, Merlot, Cabernet, ma anche varietà rare come Pignolo e Tazzelenghe.

    In questi mesi La Viarte sta ultimando un progetto di hospitality che comprende la realizzazione di una nuova sala di degustazione. «Siamo in una bellissima posizione panoramica e per noi l’accoglienza è una voce importantissima», spiega il titolare Alberto Piovan. «I clienti vengono guidati in una passeggiata emozionale fra i vigneti e proseguono la visita nella cantina e nella barricaia. Vogliamo che respirino e comprendano appieno la nostra filosofia produttiva, fatta di massimo rispetto per il territorio, passione, cura e impegno quotidiani in ogni attività, dalla pianta alla bottiglia».

    La nuova sala, tappa finale del tour, ha una capienza di 60 posti, con possibilità di ospitare show-cooking, eventi e serate a tema. «Vogliamo rendere davvero unica l’esperienza di chi viene a trovarci e per questo abbiamo progettato un ambiente spazioso, caldo e accogliente. Nei mesi estivi sarà possibile accomodarsi all’esterno, lasciando che lo sguardo si perda tra le vigne e le colline».

    La degustazione classica prevede l’assaggio di tre vini, ma si può arrivare fino a sei o nove, incluse verticali di vecchie annate. I calici sono abbinati a prodotti gastronomici locali d’eccellenza, nel rispetto della stagionalità. «Il cliente può prenotare una visita con degustazione in qualsiasi giorno della settimana, per telefono o sul sito. L’hospitality include anche quattro comode camere doppie dotate di ogni comfort e con affaccio sui filari. Per gli acquisti, in cantina è aperto un ampio punto vendita».”